︎︎︎TIPI

︎︎︎Shoot–Shot–Shot


Shoot – Shot – Shot è una collana di fotografia dedicata al reportage di natura etnografica, un viaggio visivo che esplora le storie, le culture e le vite di differenti comunità. Il titolo della collana richiama intenzionalmente il verbo inglese to shoot, che significa "sparare" o "scattare una foto", suggerendo l’azione rapida e decisiva con cui il fotografo cattura un momento, un frammento di realtà o, come direbbe Wim Wenders, ne strappa una parte.

Questa scelta linguistica non è casuale: to shoot è un verbo che esprime l'atto di fermare il tempo, ma anche l'impatto che un singolo scatto può avere sul soggetto e sul pubblico. Ogni declinazione del verbo, Shoot – Shot – Shot, simula foneticamente una filastrocca, un ritmo cadenzato che risuona attraverso il tempo e si carica di significati stratificati: Shoot è il momento presente, l’atto stesso del fotografare; Shot è il passato, l'immagine catturata, già storia; ma è anche il futuro, l’eco di quello scatto, che continua a raccontare e a vivere nel tempo. È così che la collana Shoot – Shot – Shot diventa un racconto polifonico, un intreccio di voci e di sguardi che immortalano il presente, riflettono sul passato e anticipano visioni future rivelando la potenza narrativa delle immagini.

Festa dei Gigli di Brusciano


Corrada Onorifico

€ 30,00
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Le questioni relative alla conoscenza visiva sono centrali nei dibattiti antropologici, influenzati dalla cultura digitale e dalla centralità delle immagini. La sfida dell’etnografia visiva è combinare molteplici prospettive, il ruolo di chi produce le immagini e il loro uso politico. In questo contesto, le fotografie di Corrada Onorifico sulla Festa dei Gigli di Brusciano offrono un contributo significativo, documentando l’evento e la sua comunità con uno sguardo condiviso e partecipato, evidenziando la vitalità della tradizione e il valore della comunità patrimoniale.


ISBN 979-12-80884-17-6
2024
23 x 33 cm
136 pp.


Corrada Onorifico, nata nel 1968 ad Avola in provincia di Siracusa, è laureata in regia del documentario al Dams di Bologna. Per più di dieci anni ha scritto, condotto e diretto numerosi documentari sul turismo internazionale per Rai3, Rai International, Rai Sat, Gambero Rosso. Nel 2009 ha una menzione speciale al “Concorso Internazionale Giornalisti del Mediterraneo”. Nel 2011 vince il premio speciale per la valorizzazione e divulgazione di una cultura del viaggio al “Premio Letterario Nazionale Albori-Costa d’Amalfi”.
Dal 2015 cerca un contatto differente con le popolazioni che incontra. Decide di continuare il lavoro di documentarista impugnando la fotocamera; questo le permette di avere una visione più immediata e diretta della realtà ma soprattutto di dare un approccio più antropologico ai suoi reportage che destina alle riviste specializzate del settore. Nasce un lungo viaggio in Sudamerica alla ricerca dei sincretismi religiosi che si sono creati dall’incontro fra le culture indigene e quella dei conquistatori cattolici.
Nel 2020 ottiene il Bronze Winner al Bifa, “Premio internazionale fotografico di Budapest”, con L’infinito silenzio della steppa mongola il reportage dedicato alle popolazioni nomadi della Mongolia. Nel 2022 realizza il progetto fotografico del volume Cartoline dai monti di luna. Racconti di marmo, utopie, cammini apuanicurato da Stefano De Martin, edito da Società Editrice Apuana.
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