Con il termine spike ci si riferisce a un improvviso e repentino incremento nell’andamento di una qualsiasi variabile che normalmente si attesta su valori notevolmente più bassi.

Osservandone l’andamento su un grafico, uno spike è un picco, una vetta, che può verificarsi a seguito di un’evento esterno o di una perturbazione, così come per cause del tutto sconosciute e, perciò, imprevedibili. Spike, pertanto, è una zine che si pone come recettore di impulsi e ricerche tanto imprevedibili quanto inevitabili e propri di qualsiasi variabile apparentemente “stabile”.


ENG
The term spike refers to a sudden and sharp increase in the trend of any variable that is on average at much lower values.

Observing this trend on a time line, a spike is a peak, a tip, that can be due to an occurring external event or a disturbance, as well as an unknown, and hence unpredictable, reason. Therefore, Spike is a zine that wants to intercept impulses and researches that are unpredictable as well as inevitable, just like any seemingly “stable” variable is.

008 – De Aetna Bombs


De Aetna Bombs è un progetto in cui il magma si trasforma in segno, la forza primordiale del vulcano in alfabeto visivo. Le “bombe” dell’Etna – solidificazioni impetuose dell’eruzione – diventano unità grafiche di un lessico fantastico e arcano, un linguaggio di cui l’essere umano può cogliere solo la dimensione evocativa e poetica. La sintesi grafica decostruisce l’idea di inventario scientifico e restituisce una visione “altra”: immaginifica, visionaria, dove ogni forma esplosa genera nuove morfologie visive, come una presenza che insiste, si ripete, si sovrappone. La matrice originaria si espande in configurazioni radiali, traducendo l’eco di un’esplosione in parola, come se il vulcano volesse comunicare con segni tangibili. Come segnali di fumo o un alfabeto Morse, le forme eruttive sembrano portare con sé un messaggio tanto urgente quanto indecifrabile. Il linguaggio dell’Etna è reale ma inaccessibile: un codice la cui grammatica sfugge, perché troppo antica, troppo complessa per essere compresa fino in fondo.
In questo equilibrio sottile, tra rigore e immaginazione, si coglie l’anima del vulcano: imprevedibile, irripetibile, eppure riconoscibile nelle sue infinite metamorfosi. Le bombe vulcaniche, come frammenti di una lingua dimenticata, emergono dal caos lavico per raccontare un mondo di fuoco che pulsa nel cuore della terra.

(Giuseppe Mendolia Calella)


ENG
De Aetna Bombs is a project in which magma becomes sign, the primordial force of the volcano transformed into a visual alphabet. The “bombs” of Etna — impetuous solidifications of the eruption — become graphic units of a fantastic and arcane lexicon, a language of which humans can grasp only the evocative and poetic dimension. The graphic synthesis deconstructs the idea of a scientific inventory and offers an “other” vision: imaginative, visionary, where each exploded form generates new visual morphologies, like a presence that persists, repeats, overlaps. The original matrix expands in radial configurations, translating the echo of an explosion into word, as if the volcano wished to communicate through tangible signs. Like smoke signals or Morse code, the eruptive forms seem to carry a message that is as urgent as it is indecipherable. The language of Etna is real, yet inaccessible: a code whose grammar escapes us, too ancient and too complex to be fully understood.
In this delicate balance between rigor and imagination lies the soul of the volcano: unpredictable, unrepeatable, and yet recognizable in its infinite metamorphoses. The volcanic bombs, like fragments of a forgotten language, emerge from the lava chaos to tell the story of a world of fire pulsing at the heart of the Earth.

(Giuseppe Mendolia Calella)


ISBN 979-12-80884-38-1
©️ 2025 Cratèra Edizioni
©️Annamaria Di Giacomo

42x59,4 cm

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