︎︎︎Confinamenti


Comitato scientifico di collana:
Marella Santangelo (coordinatrice) – Dipartimento di Architettura, Università degli Studi di Napoli Federico II

Andrea Borghini – Dipartimento di Scienze politiche, Università di Pisa

Lucia Castellano – Provveditore Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria della Campania

Andrea di Franco – Dipartimento di Architettura e Studi Urbani, Politecnico di Milano

Mauro Palma – Garante Nazionale dei Diritti delle persone private della libertà personale


︎︎︎Abstract
︎︎︎Pilotis
︎︎︎DRY – DiARC Research Yearbook
︎︎︎Antologia Mediterranea
︎︎︎AHR – Architectural Heritage Research

Sconfinamenti a margine


a cura di
Maria Fierro

︎ Open access

Il talk da cui prende forma questo saggio collettaneo si inserisce nell’ambito della ricerca di Ateneo “RiSP – Right to space, space of rights. Design actions to rethink prisons”, che intende indagare l’adeguatezza e la qualità dei luoghi di detenzione a partire dai diritti sanciti dalla Costituzione della Repubblica Italiana. In linea con i precedenti − Lo spazio dei diritti fondamentali e Spazi di genere, genere di spazi − questo terzo ebook approfondisce il tema del margine e della marginalità. La ricerca sugli spazi della detenzione si presta a uno “sconfinamento” concettuale verso il tema del margine, poiché il carcere può essere considerato un caso limite di marginalità e confinamento. Particolare attenzione è rivolta ai margini urbani, intesi come luoghi che spesso ospitano dinamiche di confinamento e interazioni complesse tra marginalità sociale, spazi urbani e spazi di esclusione. Si propone una reinterpretazione del margine attraverso due prospettive complementari: quella sociologica proposta dalla prof.ssa A.M. Zaccaria, e quella architettonica e urbana analizzata dal prof. F. Careri.


ISBN 979-12-80884-28-2
2024
14.8 x 21 cm
20 pp.


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https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0/




Maria Fierro, architetto e dottore di ricerca in Architettura (2024) con una tesi dal titolo Città intravisibili. Dispositivi metodologici per la città informale: il caso di Napoli e le comunità rom, che indaga il rapporto tra il progetto architettonico e l’informalità urbana, intersecando i temi del diritto alla città, gli spazi dell’esclusione e la costruzione di città inclusive e multiculturali. Presso il DiARC, è attualmente assegnista di ricerca, membro del Tlab, dell’Informal City Design Studio e dell’unità di ricerca RiSP. Collabora alle attività didattiche della prof.ssa P. Scala, partecipa a seminari, conferenze e gruppi di progettazione e consulenza scientifica, con particolare attenzione alla rigenerazione urbana in contesti di marginalità socio-spaziale.


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